Hikikomori: Il Ritiro Sociale nell'Era Digitale
- Miguel Psicologo
- 19 mar
- Tempo di lettura: 2 min
Il fenomeno dell’hikikomori, termine giapponese che significa "stare in disparte", sta assumendo una rilevanza sempre maggiore anche nelle società occidentali. Questo isolamento volontario, tipico di adolescenti e giovani adulti, solleva interrogativi fondamentali sulla società contemporanea, sull’educazione e sul ruolo della tecnologia nella vita dei più giovani.

La Società del Ritiro
Le trasformazioni socioculturali degli ultimi decenni hanno creato un ambiente particolarmente complesso per gli adolescenti. L’autorità tradizionale della famiglia normativa ha lasciato spazio a un modello affettivo-relazionale, in cui il dialogo sostituisce l’imposizione. Tuttavia, questa evoluzione ha portato a nuove difficoltà: il timore del fallimento e la pressione sociale generata da modelli irraggiungibili di successo spesso conducono a un senso di inadeguatezza cronico.
L’adolescente odierno cresce in una società narcisistica, in cui la costruzione della propria immagine pubblica sui social network assume un ruolo cruciale. Il confronto costante con gli altri e l’ansia da prestazione possono portare alcuni giovani a chiudersi in sé stessi, sviluppando un rifiuto progressivo verso il mondo esterno.

Ritiro Sociale e Internet: Un Rapporto Complesso
Nonostante spesso si tenda a incolpare Internet per il fenomeno dell’hikikomori, la realtà è più articolata. La rete non è solo un fattore di isolamento, ma rappresenta anche una via di accesso al sapere, un mezzo di socializzazione e persino un rifugio momentaneo per chi fatica a relazionarsi nel mondo reale.
Studi recenti, come quelli condotti da Matteo Lancini, dimostrano che molti giovani in ritiro sociale non sono semplicemente dipendenti da Internet, ma lo utilizzano per sopperire alla mancanza di altre forme di interazione. I giochi di ruolo online, gli avatar e le community virtuali diventano strumenti per sperimentare se stessi e le proprie capacità relazionali, in un contesto percepito come meno minaccioso rispetto alla realtà.
Le Fasi del Ritiro e la Diagnosi
Il ritiro sociale si sviluppa in modo graduale, attraversando diverse fasi:
Pre-ritiro: il giovane mostra i primi segni di distacco dalle attività quotidiane, come la scuola e le uscite con gli amici.
Ritiro iniziale: si riduce progressivamente la socialità, privilegiando attività solitarie in casa.
Ritiro cronico: il giovane si chiude nella propria stanza, invertendo il ciclo sonno-veglia e interrompendo quasi completamente le interazioni familiari e sociali.
Come Intervenire?
Il trattamento dell’hikikomori richiede un approccio sistemico, che coinvolga il giovane, la famiglia e la società. Alcuni punti chiave per l’intervento sono:
Ascolto e accettazione: stabilire un contatto senza pressioni e senza giudizi.
Piccoli passi verso il mondo esterno: incoraggiare attività graduali, senza forzare il ritorno immediato alla normalità.
Ruolo della scuola e delle istituzioni: attivare programmi educativi e laboratori creativi per offrire alternative inclusive.
Utilizzo positivo della tecnologia: sfruttare Internet e i videogiochi per favorire la ri-socializzazione in ambienti controllati.

Conclusione
L’hikikomori è un fenomeno complesso, radicato nelle dinamiche della società contemporanea. Non si tratta solo di un problema individuale, ma di un campanello d’allarme su un modello sociale che fatica a includere tutti. L’intervento richiede comprensione, strategie mirate e una riflessione più ampia sul tipo di mondo che stiamo costruendo per le nuove generazioni.
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